"L'utimo Paradiso": questo è il claim che veniva utilizzato per publicizzare i Piani delle Betulle. Forse era sicuramente vero anni or sono, ma oggi la situazione appare assai diversa. Molti ritengono che il rilancio passi dalla realizzazione della seggiovia all'Alpe di Paglio, altri pensano che si debba tentare di destagionalizzare le presenze, ad esempio tramite l'ormai imminente apertura del parco faunistico. Cosa ne pensate?
BEN VENGA LA SEGGIOVIA A PAGLIO, MA COME SI PUO' PENSARE AD UN TALE PROGETTO SENZA LA CERTEZZA DI UN ACCORDO CON LE BETULLE? ANZI, CI VORREBBE UN ACCORDO ANCHE CON ITB, ALTRIMENTI E' UNA SCELTA SUICIDA. MA DUBITO PROPRIO CHE IN QUESTA VALLE SI RIESCA A FARE QUELLO CHE ALTROVE E' NORMALE!
RispondiEliminasono d'accordo, soprattutto con la conclusione che in valsassina non si riesca mai a fare quello che altrove fanno normalmenre! :-)
RispondiEliminaDirei che il minimo sindacale sarebbe:
RispondiElimina- Nuova società di gestione con quota dei 3 comuni interessati (Margno, Casargo, Crandola)
- Rifacimento minimo dello skilift o seggiovia di Paglio, l'impianto meno costoso da realizzare e da mantenere
- Pianificazione stagione invernale/estiva con i commercianti, almeno 6 mesi prima per avviare convenzioni, pacchetti e quant'altro
Questo il minimo, poi mi viene in mente:
- Parco faunistico o stazione per lo sleddog con i cani da slitta?
- Minianello di fondo (nel 1970 lo facevano)
- Motoslitte in pianta stabile
- Percorsi segnalati e pubblicizzati per skialp
- Bici anche d'inverno, magari anche solo 1 giorno
- Birra gratis
Beh, sull'ultimo punto posso anche soprassedere...
Penso che tutte le idee siano apprezzabili. Per quanto riguarda l'inverno la cosa più importante, in questo momento, è che i promotori della "nuova Paglio" riescano nel loro intento. A quel punto una birra a tutti potrebbero anche essere felici di offrirla.
RispondiEliminaSecondo me per rilanciare le Betulle serve innanzitutto un nuovo impianto all'Alpe Paglio. Oltre a questo un sito aggiornato (con webcam) e bollettino neve attendibile. Una miglior cura delle piste, perchè il comprensorio del Pian delle Betulle deve puntare soprattutto sui giovani e sulle famiglie. Prezzi skipass bloccati, in particolare il giornaliero festivo, che è già troppo costoso rispetto all'attuale offerta. Una gestione più professionale della località, con piste ben battute tutti i giorni e non solo la domenica. In futuro anche un impianto di innevamento artificiale, per garantire l'apertura degli impianti dall'8 dicembre ai primi di aprile, come fanno ai Piani di Bobbio.
RispondiEliminaE poi puntare anche sulla stagione estiva, con piste di tubby, bike park e parco avventura.
C'è troppa gente che parla a vanvera e fa i conti senza gli osti...
RispondiEliminaPenso che la crisi sia piuttosto quella di Paglio, perché le Betulle, nonostante qualche difficoltà di percorso, stanno andando avanti.
Poi se arrivano le masse di turisti... che Paradiso sarebbe? Diventerebbe come i Piani di Bobbio: d'inverno una bolgia...
In realtà non volevo firmare come anonimo, ma con nome e cognome...
RispondiEliminama non sono riuscito... firmo qui...
Paolo Cagnotto
Paolo, non conoscendo bene la situazione dell'alta valle, non sono in grado di giudicare se alcune delle proposte fatte finora su questo post siano attuabili o meno. Credo però che tutte le opinioni, anche quelle che possono sembrare un po' bizzarre, possano aiutare la discussione e contribuire a far emergere qualche buona idea. Ben vengano quindi anche "i discorsi a vanvera"! Ciao e grazie per aver firmato l'intervento.
RispondiEliminaSono d'accordo con il sig. Cagnotto circa il fatto di non far diventare Paglio e Betulle una bolgia.
RispondiEliminaNon sono d'accordo sulla sua affermazione secondo la quale le Betulle starebbero "andando avanti", mentre è da decenni che, di fatto, stanno arretrando.
L'altro giorno al ristoro sono andati letteralmente in tilt: mi chiedo se si possa affidare una struttura così importante a gente che sembra improvvisata!
Eccovi una proposta di Michele del bar del Cuco di Introbio che mi ha chiesto di pubblicarla.
RispondiEliminaL'idea è quella di realizzare una pista per slittini nel bosco. In altre località (Trentino, Svizzera, ..) sembra che abbiano riscontrato parecchio successo (si veda il sito http://www.alto-adige.com/sport-invernali/slittare/dolomiti) e permetterebbe di differenziare l'offerta turistica rispetto a quella dei Piani di Bobbio con i quali ovviamente la stazione di Paglio-Betulle non può competere se non offrendo qualcosa di diverso.
Sono convinto che la riapertura della pista di Paglio sia di grandissima importanza per realizzare il comprensorio Pian delle Betulle - Paglio. Per questo motivo farò il possibile per sostenere l'iniziativa. Alcuni punti sono determinanti: uno sky pass unico (anche se con gestione separata), sistemazione del parcheggio di Paglio. Poi serviranno neve programmata, strutture ricettive e pubblici esercizi, spa. Ma un passo alla volta... per ora sembra che tutti sia stato un fatto scontato salvare la funivia di Margno-Betulle, ma vi assicuro che non lo è stato, perchè in questi tempi trovare quasi 500.000 euro di denari pubblici (con un minore ma significativo contributo di ITA) è un'impresa.
RispondiEliminaBuon Anno a tutti i lettori di VTL. Fabio Dadati
Dopo aver "sistemato" Betulle, Paglio, Giumello, Bobbio e Artvaggio... non è che ci si possa concentrare a sistemare il groviera della strada provinciale? E magari finire la bretella di Primaluna? E magari avere un servizio bus che funzioni?
RispondiEliminaE' una richiesta per Babbo Natale (magari con l'aiuto della Befana...) per il 2011...
Paolo Cagnotto
Leggo con piacere l'intervento di Dadati, ma il problema non sta nel creare un polo sciistico con tanto di seggiovia e innevamento programmato, ma nel renderla competitiva e redditizia, non dimentichiamoci che per raggiungere Le betulle è necessario utilizzare una funivia con una portata oraria minima, come facciamo a riempire due seggiovie? ma naturalmente da Paglio! Ma da Lecco a Paglio ci vuole quasi un'ora di macchina, poco meno del tempo che si impiega per raggiungere Campodolcino o Chiesa valmalenco, le quali hanno un'offerta sciistica molto più amplia. E' per questo che credo nella differenziazione dell'offerta con investimenti di gran lunga minori.
RispondiEliminaDistinti saluti
Michele
Bar del Cuco.
La riapertura dell'Alpe di Paglio è ormai sulla bocca di tutta la valle....e tutti ci speriamo....farà bene a tutti....seconde case,bar ,risotranti....etc....Spero che la gestione sia separata con quella del Pian Delle Betulle e se dovessere essere la stessa che la seconda venga completamente azzerata...ma voi lo sapete che l'attuale gestione deve ancora pagare i passaggi dei biglietti all'ultima gestione dell'Alpe Paglio.....
RispondiEliminaè una pista bellissima con tante possibilità.....parcheggi limitati?Si potrebbe pensare ad una navetta da Casargo.....
Il Pian delle Betulle di oggi è una stazione invernale che infonde grande tristezza se paragonata a quella degli anni d'oro.
RispondiEliminaIl ristoro vicino al laghetto è gestito in modo decisamente inadeguato da personale volonteroso ma impacciato.
Il fatto che urlino all'interfono il nome del cliente che deve entrare a prendere il suo piatto mette veramente a disagio.
Così come il fatto che il cliente debba scriversi da solo quello che vuole su un bloc-notes...
Meglio quello a monte della seggiovia, anche se su qualche prezzo ci sarebbe da discutere.
Il giornaliero festivo costa 27 euro, solo quattro euro meno di quello di Bobbio, e le differenze fra le due località sono ben note.
Il pomeridiano ben 20 euro!
Sul sito, chissà perchè, non vengono indicati tutti gli alberghi di Margno-Crandola-Casargo.
L'impressione è di una loalità abbandonata a sè stessa.
Molto cordiali gli addetti agli impianti e i maestri di sci.
Insomma, c'è molto da fare, non solo ripristinare Paglio!
Questa pagina sta crescendo, sono contento di partecipare.
RispondiEliminaDirei che da Bobbio si deve imparare tanto ma anche non ripeterne gli errori (ad es. vedi mancato collegamento con i piani di Pasturo).
@Fabio Dadati: Ottima l'idea di ampliare anche i servizi dopo lo skilift, pessima l'idea portante della fantomatica "cordata", finanziare l'impianto con una speculazione edilizia. All'Alta Valsassina basta e avanza l'Eurovillaggio.
@Michele Bar del Cuco: Sono d'accordo con te, per questo nel mio post parlavo di sleddog, motoslitte, scialpinismo, ciaspole ecc, una sorta di Artavaggio bis.
La ITB ai tempi proponeva di ritirare Paglio e Betulle e di fare un minimo di impianto da Paglio al palone della pista del bosco così da garantire il rientro alle Betulle, non proprio un progetto "Illuminato" ma forse era meglio di 10 anni di piste chiuse.
Il sito del Pian delle Betulle è l'ennesimo sito SPOT di "qualcuno" che publica informazioni utili solo a lui.
Firmato Birra Gratis
Le cordate spesso finiscono per annodarsi su sè stesse. Se poi come dice Giulio c'è il sospetto di una speculazione edilizia...non dimentichiamoci che negli anni sessanta/settanta sono riusciti a costruire anche in fondo al Bandico.....
RispondiEliminaSpesso per cambiare bisogna che qualcuno si faccia da parte. La partita è aperta.
Parco faunistico: forse ci siamo!
RispondiEliminahttp://www.laprovinciadilecco.it/stories/valsassina/189967_il_parco_delle_betulle_verso_lapertura/
sarei pronto a scommettere che non aprirà neanche quest'anno. trovo improbabile che in un paio di mesi riescono a mettere in piedi qualcosa che richiama turisti. al massimo metteranno qualche animale giusto per dire che non è più chiusto. cattivik
RispondiEliminaMa che fine a fatto la famosa cordata? Si sarà sciolta come la neve a Paglio? ora sembra che entri in gioco pure la comunità montana. Siamo a posto!!
RispondiEliminaPiù gente si aggiunge più si rischia che la corda si spezzi. Se poi ci si mette anche la CM...
RispondiEliminaQuel che serve sono un'idea precisa e i soldi per realizzarla.
Oggi mancano sia l'una che gli altri.
che fine a fatto il parco faunistico la cui apertura era stata data per imminente all'inizio dell'anno? anche quest'anno non se ne farà niente, nonostante i proclami di alberto denti e dei suoi amici dell'alta valle. speriamo che il nuovo vento che soffia in italia porti via anche questi ciarlatani
RispondiEliminaBISOGNEREBBE MANDARE IL GABIBBO AI PIANI DELLE BETULLE. VERREBBE SICURAMENTE FUORI UN BEL CASINO!!!
RispondiEliminabuona idea, anche se probabilmente non farebbe più di tanto notizia rispetto agli innumerevoli casi di spreco di denaro pubblico che si hanno nel nostro paese ... purtroppo questa è l'italia!
RispondiEliminaE pubblicare l'elenco delle imprese che si sono aggiudicate i lavori del Parco Faunistico e, se ci sono, i relativi gradi di parentela con i vari Amministratori, Sindaci, ecc?
RispondiEliminaPrima c'era una sola fontana e si era chiesto al Sindaco di aumentarne il numero. Poi anche l'unica fontanella è stata chiusa e ora non esiste più una fontana pubblica al Pian delle Betulle. Di chi è la colpa? In altri comuni del lecchese le fontane pubbliche sono state preservate e, in qualche caso, se ne sono create di nuove. Il Comune di Margno ha provato a chiedere una condizione di favore a Idrolario per creare 3/4 postazioni per l'acqua pubblica? Non ha i soldi per pagare la bolletta a Idrolario?
RispondiEliminaOra è chiuso anche l'abbeveratoio e le mucche bevono nel laghetto. Bisognerebbe chiamare l'ASL. E' una vergogna.
Partono da piccole cose, come queste, le iniziative di rilancio. Chiedete a una famiglia di turisti cosa pensa di un "paradiso" dove non si riesce a trovare una fontana e non ci sono aree attrezzate per il picnic con tavoli, panche e cestini della spazzatura.
Vogliamo parlare di un bagno pubblico?
sembra che la comunità montana stia cedendo il parco ai comuni. che bella fregatura che si beccheranno!!!
RispondiEliminahttp://crandola.files.wordpress.com/2011/06/13_27062011_parco_faunistico.pdf
Non sono del tutto sicuro che la delibera si riferisca al parco faunistico, ma più probabilmente ad uno degli osservatori posti sul percorso didattico naturalistico (si veda anche l'articolo http://www.nadirpress.net/parcofaunisbet.html)
RispondiEliminasono sicuro che poi lo faranno pure con il parco!!!
RispondiEliminaRispettabili tutte le idee, ma per favore, non parlate di motoslitte e aggeggi vari rumorosi e puzzolenti altrimenti da paradiso, quale ognuno di noi vorrebbe che le Betulle fossero, ci troveremmo di fronte ad un' altro girone infernale sul modello di Bobbio, con caos, parcheggi straripanti di suv, code allucinanti per qualsiasi cosa, compresi i bisognini...no no, non ci siamo proprio! Forza con le idee ecosostenibili moderne e accattivanti per un pubblico rispettoso del territorio! Grazie!! Riccardo da Milano
RispondiEliminacome facilmente prevedibile, anche quest'anno il parco non ha aperto. Una proposta: invece di metterci degli animali veri, non sarebbe più semplice metterci dei modelli di animali preistorici. Forse richiamerebbero più turisti e costerebbero sicuramente molto meno in spese di gestione. SERGIO
RispondiEliminaFarei pagare i costi sostenuti a chi ha avuto l'idea di realizzarlo. Vedrete che se cominciamo a toccare nel portafoglio chi sperpera denaro pubblico improvvisamente le amministrazioni comunali, provinciali, regionali, comunità montane e via dicendo si ritroveranno con bilanci risanati! ora la domanda è: di chi è la responsabilità?
RispondiEliminaE' SICURAMENTE UN PROGETTO DELLA COMUNITA' MONTANA!!!
RispondiEliminasarà forse vero che la comunità montana non funziona al meglio, pur con tutti i vincoli dovuti alle poche risorse che ha a disposizione, ma temo che con l'abolizione delle province non potrà che essere quest'ente a fare qualcosa per il territorio, sempre che non chiudano anche le comunità montane
RispondiEliminaProblema risolto!
RispondiEliminaTagliamo tutti gli alberi e creiamo una gigantesca pista di discesa per le bike dalle Betulle a Margno.
Però poi l'arrivo facciamolo in casa del sindaco!
Scrivo su questo defunto Blog per dire la mia; basterebbe la buona volontà di commercianti e comune,
RispondiEliminai soldi servono ma subordinati a questo.
E dire che anche gli amministratori di Casargo aiutano il
Pian delle Betulle, se avessero messo loro 2 tapis roulant 10 anni fa, sarebbe andata ancora meno gente
alle Betulle. Meno male che sono impegnati nella costruzione dell'ecomostro.