Anche Valsassina Think Lab vuole dare un piccolo contributo alla discussione, invitando tutti i lettori ad esporre le proprie idee in questo post.
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ONESTAMENTE NON CAPISCO TUTTE QUESTE POLEMICHE SU UNA MANIFESTAZIONE CHE RACCOGLIE SEMPRE GRANDE FAVORE DA PARTE DEL PUBBLICO. E' UN PO' COME IL FESTIVAL DI SANREMO: MOLTI NE PARLANO MALE MA POI TUTTI LO GUARDANO!
RispondiEliminaE' senz'altro vero che la Sagra è un evento di successo, almeno a giudicare dalle cifre ufficiali sulle presenze che ogni anno vengono divulgate (sebbene qualcuno abbia messo in discussione la veridicità di tali dati) ma, a mio avviso, il vero successo andrebbe misurato anche mediante altre metriche, che ovviamente dovrebbero essere legate agli obiettivi che l’organizzazione di questo evento si prefigge.
RispondiEliminaProvo ad elencare dei possibili obiettivi, alcuni tratti dai diversi articoli, altri da me ipotizzati:
• promuovere le eccellenze produttive, artigianali e commerciali del territorio;
• promuovere le bellezze naturali e paesaggistiche del territorio;
• promuovere le prelibatezze gastronomiche tipiche;
• promuovere e valorizzare la cultura e le tradizioni del territorio;
• proporre eventi di interesse culturale alla popolazione locale e ai turisti;
• proporre intrattenimento alla popolazione locale e ai turisti;
• fornire una vetrina ed un’occasione commerciale agli espositori;
• reperire fondi per promuovere altre iniziative.
Immagino che già oggi si miri a perseguire diversi di questi obiettivi (e probabilmente anche altri), ma forse l’attuale impostazione non è del tutto congruente con il raggiungimento di alcuni di essi, ammesso che siano considerati prioritari, e verosimilmente quando si dice che la Sagra è stata un successo non ci si è interrogati a fondo sull’effettivo raggiungimento degli obiettivi prioritari.
Bene, finalmente qualcuno ci ha pensato! Uno spazio Sagra su Valsassina Think Lab cominciava a mancarmi...
RispondiEliminaa me pare tanto che l'unico obiettivo è fare cassa. tutta questa promozione del territorio chi l'ha vista? paolo
RispondiEliminaCaro Anonimo Paolo,rispetto la sua posizione ma, mi creda, la Sagra negli ultimi 45 anni ha promosso il territorio molto più di qualsiasi altro evento. L'elenco delle iniziative sarebbe troppo lungo e inopportuno per un "think lab". Approfitto del suo intervento, invece, per segnalare a tutti coloro che si muovono sul territorio con l'obiettivo di fare promozione della Valle che la Sagra è aperta ad avviare forme di collaborazione. Aspettiamo.
RispondiEliminaRingrazio il direttore della Sagra per l'appello che sicuramente denota la volontà di rendere la Sagra uno strumento di promozione ancora più efficace, e ne approfitto per una proposta: perchè non delocalizzare sul territorio alcuni degli eventi della Sagra? Mi spiego meglio. Il fatto di concentrare tutti gli eventi in un unico luogo permette sicuramente di dare ottima visibilità agli espositori, ma forse molto meno al territorio. Se si organizzassero degli eventi in concomitanza con la Sagra (anzi facenti parte della stessa Sagra) in punti del territorio di particolare pregio, si spingerebbero i visitatori a scoprire tali luoghi. E alcune attrazioni potrebbero essere le stesse aziende presenti sul territorio (a titolo d'esempio, una visita guidata alle grotte della Mauri o della Cademartori potrebbe interessare non solo i turisti, ma gli stessi abitanti).
RispondiEliminaCIAO. NON CREDO PROPRIO CHE GLI ESPOSITORI APPOGGERANNO MAI UNA PROPOSTA DEL GENERE CHE PORTEREBBE UNA MINORE PRESENZA IN SAGRA E QUINDI MINORI VENDITE!!! FORSE PERO' POTREBBE ESSERE APPREZZATA DAI COMMERCIANTI ....
RispondiEliminama se la sagra vuole davvero essere un evento di promozione delle tipicità, della cultura e delle tradizioni del territorio, perchè non renderla più uno spazio espositivo che uno spazio commerciale. le varie aziende locali potrebbero fare delle dimostrazioni sulle loro attività, come la lavorazione del formaggio, del ferro, del legno, magari mostrando come le attività sono evolute nel corso dei decenni. così sarebbe davvero un evento culturale e non un semplice mercato. ciao
RispondiEliminasono perfettamente daccordo con la precedente annotazione, la sagra rischia di essere solo uno spazio commerciale dove espongono commercianti provenienti da varie località che nulla hanno a che fare con la valsassina! Bisognerebbe dare più spazio alle realtà locali e tipiche con, come dice bene il lettore che mi precede, eventi culturali mostre e dimostrazioni! Insomma, oltre alle aziende (esclusivamente locali) bisognerebbe estendere ed invogliare alla partecipazione in sagra alle varie associazioni locali! Sono un turista e sinceramente una volta vista la sagra così com'è le ho viste tutte e non vedo il motivo per ritornarci! Comunque grazie per ogni iniziativa che allieta le nostre visite nella vostro stupendo ed accogliente territorio! Riccardo di Desio
RispondiEliminaCiao. Io credo che si dovrebbe dare spazio ai comuni e alle associazioni. Perchè ogni comune della valle non gestisce uno spazio espositivo nel quale promuovere il proprio territorio? Lo stesso potrebbero fare le associazioni che potrebbero promuovere le loro attività.
RispondiEliminaNon posso che apprezzare tutti i commenti che sino ad oggi sono stati pubblicati. Ci sarà tempo per intervenire su ogni singolo aspetto. Intanto registro una volontà costruttiva che, parlando di Sagra, difficilmente in passato è emersa.
RispondiEliminaSi è svolto ieri l'atteso tavolo tecnico sulla Sagra al quale hanno partecipato i sindaci di Barzio e Pasturo, i vertici della Sagra e della Comunità Montana, rappresentanti dei commercianti valsassinesi, della Provincia e della Camera di Commercio.
RispondiEliminaPer il momento l'unica mia fonte di notizie sull'esito dell'incontro è l'articolo pubblicato su valsassinanews (http://www.valsassinanews.com/index.php?page=articolo&id=4846) e onestamente trovo decisamente deludenti le proposte che sembra siano emerse (una carta sconto, dei bus navetta e un info point sulla Valsassina). Se fosse davvero tutto qui, cambierà ben poco rispetto alla situazione attuale.
Credo che in questo post siano state proposte alcune idee molto più innovative, ma evidentemente o non sono state ritenute valide o più facilmente nessuno ha voluto proporle. Peccato!
Visto che si è in clima di cambiamenti e che comunque per quanto riguarda la sagra, sottolineando che non è la cosa "più importante" della valle, anche se fra le maggiori... Si potrebbe cominciare a migliorare il nome e chiamarla "Sagra della Valsassina" e non genericamente Sagra delle Sagre... come se ce ne fossero una ad ogni angolo e questa è quella più grande delle altre...
RispondiEliminaGiusto per buttare lì anche questo argomento... per il resto vedremo le innovazioni e soprattutto il loro contenuto.
Paolo Cagnotto
e bravo flavio come al solito i sindaci fanno il fatto proprio che rottura la sagra vecchia come loro e le nostre iniziative? ignoranti come sempre e la valle muore sempre più paolo da introbio
RispondiEliminaSecondo indiscrezioni di alcuni partecipanti al tavolo tecnico in realtà le proposte venute fuori sarebbero un po' più articolate rispetto a quanto era stato riferito alla stampa locale. Il servizio navette avrebbe l'obiettivo di trasportare i turisti sul territorio, ove probabilmente si cercherà di organizzare qualche evento (altrimenti non avrebbe molto senso ..... insomma, se fosse davvero così, un po' quello che era stato proposto su questo post). La CARD più che una carta sconto sarebbe una carta servizi (quali??) e l'INFO POINT un vero spazio di promozione del territorio (in che modo? sarebbe bello allestire una piccola "sala cinematografica" dove proiettare filmati sulla Valsassina, come quello realizzato sul Parco della Grigna). Qualcosa si sta muovendo ...
RispondiEliminaIn effetti la discussione avvenuta attorno al "tavolo tecnico" è stata molto più articolata di quanto si possa percepire dall'esterno.
RispondiEliminaOgni argomento, inoltre, è stato affrontato cercando di coglierne tutti gli aspetti.
Il traguardo che si vuol raggiungere? Organizzare una Sagra capace di promuovere il territorio e valorizzare specificità ed energie tra le quali, ovviamente, ci possono essere anche le iniziative di Paolo da Introbio.
La Card di cui si parla servirebbe, tra le altre cose, a ricordare a chi l'ha in mano che la nostra Comunità Montana (quindi Valsassina, Val Varrone, Val d'Esino e Riviera) c'è tutto l'anno e non solo a ferragosto.
Rispetto alle "anticipazioni", comunque, c'è molto altro che, però, deve trovare concretizzazione attraverso l'impegno di tutte le parti chiamate in causa.
Tutti i suggerimenti continuano ad essere attentamente monitorati, per cui ci aspettiamo che su VTL la discussione continui in modo propositivo.
Eccovi un'idea copiata dal Festival delle Sagre di asti (http://www.festivaldellesagre.it/cucina.php). Ogni paese dell'astigiano è presente con uno stand dove viene cucinata e servita una specialità del posto. Vi assicuro che c'è la coda davanti ad ognuno di essi! Non so se in Valsassina ogni paese abbia qualche piatto tipico da proporre, ma sono convinto che il pubblico apprezzerebbe molto di più un format di questo tipo rispetto all'attuale offerta ristorativa.
RispondiEliminaSARA' COPIATA, MA E' SICURAMENTE BUONA.... IN QUESTO CAMPO NON C'E' MOLTO DA INVENTARE, BASTEREBBE COPIARE IN MODO INTELLIGENTE QUELLO CHE FANNO IN GIRO PER L'ITALIA!!!
RispondiEliminaQualcuno mi sa elencare i piatti tipici della Valsassina? Intendo quelli proprio tipici, cioè che non sono reperibili fuori Valle o, se lo sono, vengono presentati come piatti valsassinesi. (più o meno come avviene per i pizzoccheri e i taroz in Valtellina).
RispondiEliminaNon sono affatto un esperto di cucina valsassinese, ma facendo una breve ricerca su internet ho trovato:
RispondiElimina- Capinasc: ravioli con ripieno semi-dolce fatto con uvetta, amaretti, formaggio e pangrattato conditi con abbondante formaggio grattugiato e burro fuso nocciola
- Polenta Mosa: polenta cotta con uso di panna ottenuta per affioramento e con aggiunta di burro fuso
- Agnello alla valsassinese
- Caviadini: biscottini con mandorle
- Dolce Grigna: dolce fatto di fichi secchi, noci, frutta candita e uva sultanina
- Miascia: dolce fatto con il latte della mucca che ha appena partorito, zucchero e farina di mais
Poi ovviamente ci sono i formaggi e sicuramente anche altre cose che non ho trovato
Scusate ma non sono d'accordo con la proposta di cambiare un nome che è un vero e proprio "marchio di fabbrica" coniato per dare spessore alla manifestazione dai suoi illuminati fondatori e conosciutissimo.
RispondiEliminaInoltre mi sembra che la Sagra faccia sempre riferimento alla Comunità Montana della Valsassina,Val Varrone, Val d'Esino e Riviera, quindi non solo Valsassina.
In più quando si sente parlare della Sagra ancora oggi è più facile che venga detta "Sagra di Pasturo".
Per citare un altro esempio sul territorio, anche Pian delle Betulle è un puro nome di fantasia, visto che la località si chiamava "Piazze di Margno" sino a quando gli amministratori locali hanno deciso di chiamarli così (piantando un bosco di betulle)in un'operazione di marketing ante litteram e favorendo lo sviluppo della località.
Per concludere, non credo siano importanti i nomi quanto i contenuti, ed è su questi che la Sagra deve lavorare.
Buongiorno. Complimenti per il blog. Perchè non creare uno spazio in Sagra dedicato ai grandi progetti in cantiere in Valsassina, come il collegamento Bobbio-Artavaggio, ... (Tommaso di Lecco).
RispondiEliminaE' DA UN PO' CHE NON SI SENTE PIU' PARLARE DEI PROGETTI PER LA NUOVA SAGRA SULLA STAMPA LOCALE. NON E' CHE ALLA FINE RIMARRA' SEMPRE UGUALE???
RispondiEliminaHo tanto l'impressione che tutte le polemiche che sono seguite al dopo sagra servissero solo a fare un po' di pubblicità ai soliti noti e che in realtà non interessi a nessuno migliorare questa manifestazione. Alessandro di Pasturo
RispondiEliminache triste spettacolo quello che stiamo assistendo in questi giorni sul valsassinanews riguardo alla sagra. la sagra potrebbe sicuramente essere migliorata e probabilmente, al di là dei proclami, non è stato fatto niente per migliorarla, ma osteggiarla in questo modo mi sembra davvero una scelta irresponsabile.
RispondiEliminaDue commenti al testo dell'ultimo anonimo triste, che vede tristi spettacoli e interpreta in modo altrettanto triste...
RispondiElimina1) non ho visto nessuno osteggiare la Sagra, ma semplicemente trattarla al pari di altre manifestazioni locali, più recenti e magari più attuali come formula...
2) Ci si lamenta dei politici nazionali, che non si riesce a rinnovare e mantengono la poltrona per anni, anche se non fanno un ca... volo... e anche qui assistiamo a un "non ricambio" che potrebbe dare migliori risultati...
R.d.G.
PS. Quello che invece noto è che solo al parlare della manifestazione in oggetto... chi ha la coda di paglia si incazza al volo ed esce allo scoperto...
RispondiEliminaProvocando danni autolesionismo.
RdG
Anche a me sembra che nessuno volesse osteggiare la Sagra; semplicemente mi sembra che volessero ignorarla. A quali manifestazioni locali più recenti si riferisce RdG?
RispondiEliminaTutte le altre manifestazioni che portano pubblico sano e danno valore e risalto al territorio e ai suoi prodotti, dalle corse in montagna alle gare cuinarie, dai vari campionati italiani e oltre di varie discipline sportive (ciclo, pesca..., skiroll, sci ), manifestazioni culinarie tipo Moggio, tipo i Sapori della Valvarrone o anche folcloristiche come Premana rivive l'antico e che come qualità sono molto alte, fatte per promuovere il territorio e come sottolineano in molti, non fanno concorrenza al commercio locale nella settimana in cui la gente è già spontaneamente in valle. La Sagra è stato un bel riferimento e un punto importante anche per l'economia del territorio per parecchio tempo. Ora, nonostante gli inevitabili ammodernamenti tecnici, non può più considerarsi la "regina" delle manifestazioni. Deve adeguarsi ad essere messa sullo stesso piano delle altre.
RispondiEliminaRDG
Posso dire un po' volgarmente che avete "rotto le balle" con sta Sagra... Ma di tutte le cose di cui si può parlare e discutere... si cade sempre lì ecchepalle!
RispondiEliminaStefano Pasturo
Stefano, questo è un post sulla Sagra: non vedo di cos'altro si debba discutere. Su VTL si può discutere di molte altre cose: basta chiedere di aprire un post dedicato all'argomento che si vuole trattare!
RispondiEliminaRDG ha fatto un elenco assolutamente corretto. Forse la differenza tra tutte queste manifestazioni e la Sagra è che la Sagra potrebbe e dovrebbe (visto l'afflusso di pubblico) essere utilizzata per promuovere TUTTA la Valle, mentre le altre manifestazioni (alcune di straordinario valore) promuovono solo alcuni parti e alcuni aspetti del territorio. Alcune di esse, inoltre utilizzano già la Sagra per pubblicizzarsi.
RispondiEliminaE' iniziata la sagra 2011. Dopo tutte le polemiche dell'anno scorso e i vari tavoli tecnici, vi sembra che sia cambiato qualcosa (ammesso che ci fosse davvero bisogno di un cambiamento ....)?
RispondiEliminanon è cambiato assolutamente nulla, a parte qualche stand. ma alla gente piace così e probabilmente anche chi la critica ci va
RispondiEliminaHo visto Alta Valsassina, l'agenzia turistica dell'altipiano, la mostra su Antonia Pozzi, la pubblicità che fanno al concerto di Van De Sfroos, l'accademia della musica, un video con Valsassina TV, la radio di valsassinanews, la mostra dei Parco delle Grigne con un bellissimo video, la mostra micologica. Questa sera vedo che la sfilata di moda ha coinvolto molti commercianti della Valle.
RispondiEliminaInsomma, sarà sempre la solita cosa, ma interessante...
diciamola tutta! quelli che l'anno scorso hanno sollevato grosse critiche cos'hanno fatto per migliorare la sagra? sicuramente da settimana prossima ricominceranno a criticare, ma poi quando c'è da proporre e soprattutto da organizzare scompaiono tutti!!
RispondiEliminaBeh, non è che questo modo di fare sia proprio solo della Sagra. Anche in altre occasioni succede così...per cui
RispondiEliminaEcco le prime polemiche che quest'anno anticipano la chiusura della kermesse valsassinese!
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=sz5cnRW1GNM&feature=player_embedded#at=220
quest'anno i commercianti non sembrano lamentarsi. E' stato sufficiente concedere uno spazio, peraltro mal utilizzato, per farli contenti..... a sapere che era così facile, ci si poteva pensare prima! :-)
RispondiEliminaANCHE QUEST'ANNO LA SAGRA A FATTO IL PIENONE. QUINDI TUTTI QUELLI CHE CRITICANO QUEST'EVENTO HANNO DIMOSTRATO ANCORA UNA VOLTA DI AVERE TORTO, VISTO CHE L'UNICO GIUDIZIO CHE CONTA ALLA FINE E' QUELLO DEL PUBBLICO.
RispondiEliminaSono d'accordo sullo spazio utilizzato male dai commercianti ma ho l'impressione che Magni non abbia avuto il supporto che meritava. Per quanto riguarda il successo di pubblico, beh, si ripete ogni anno. Ciò non toglie che la Sagra possa e debba ancora migliorare sotto il profilo della promozione del territorio e che le associazioni della Valle ne debbano approfittare seguendo l'esempio di quelle che lo hanno già fatto. Anche il successo del concerto di Van De Sfroos, in fondo, ha trovato nella Sagra una sponda importante.
RispondiEliminaSicuramente la gente gira... anche se non la cifra ridicola dei 125.000... che poi sono 30.000 che vanno 4 volte...
RispondiEliminaMa proprio perchè gira parecchia gente vale la pena fare qualcosa di buono... Un bel mercatone!!!